Il castagno, con i suoi frutti nutrienti e il suo maestoso fogliame, è una pianta affascinante che può arricchire il tuo giardino e fornirti deliziosi frutti autunnali.
In questo articolo, esploreremo i passi fondamentali per coltivare con successo una o più piante di castagno.
Dove coltivare le piante di castagno
L’albero di castagno è mesotermico, ossia è adatto ad una temperatura media fra gli 8 e i 15 gradi.
Il suo ambiente ideale è quindi fresco, collinare o montuoso, insieme ad altri alberi di castagno nelle vicinanze. Per questo motivo spesso le piante di castagno creano vere e proprie foreste.
Gli alberi devono essere collocati inizialmente almeno due alberi a distanza di 6-7 metri uno dall’altro, meglio se di due varietà diverse.
L'albero del castagno sopporta temperature anche molto basse, fino a -20°; ciononostante è sconsigliato avviare una piantagione a queste temperature, poiché l’albero farebbe più fatica a produrre frutti.
Nello stesso tempo, la pianta di castagno non ama le alte temperature, ma ama il sole: l’esposizione migliore è verso Nord. In questo modo l’albero sarà meno soggetto a sbalzi termici repentini, dannosi per la sua crescita e per la produzione dei frutti.
Preparazione del terreno per la coltivazione del castagno
I castagni prosperano in terreni ben drenati e ricchi di nutrienti.
Prima di procedere alla piantumazione, prepara il terreno per la tua pianta di castagno aggiungendo materia organica (Es: letame). Assicurati che il terreno abbia un pH compreso tra 5.5 e 6.5.
Il terreno su cui coltivare il castagno deve rispondere a delle caratteristiche ben precise:
pendenza: il castagno predilige storicamente i fianchi inclinati di una collina o una montagna bassa.
acidità: il castagno si sviluppa bene su terreni acidi o subacidi. L’acidità del terreno è una condizione fondamentale affinché il castagno possa svilupparsi in maniera corretta.
pioggia: il castagno da frutto necessita di non meno di 600/700 mm di precipitazioni annuali, ripartite su più mesi e non concentrate su un solo periodo. Dal momento che è impossibile ripartire in maniera adeguata questo livello di precipitazioni, diventa indispensabile disporre un sistema di irrigazione duraturo a rilascio graduale, per garantire la giusta quantità e il giusto tempo di erogazione.
La piantumazione del castagno è ideale in autunno o primavera, quando la pianta è in uno stato dormiente. Evita periodi di gelo o di eccessivo caldo, che potrebbero stressare la giovane pianta.
Cura, annaffiatura e concimazione delle piante di castagno
Durante i primi anni, il castagno richiederà cure particolari. Assicurati di mantenere il terreno umido, ma non saturato d'acqua. Utilizza uno strato di pacciame intorno alla base della pianta per trattenere l'umidità e ridurre la concorrenza erbacee (adottare a piacimento).
Concimare il castagno nella maniera corretta già al momento dell’impianto aiuta moltissimo al mantenimento della pianta e alla sua crescita negli anni successivi.
Successivamente, la concimazione delle piante castagno può continuare coltivando intorno agli alberi le leguminose, da utilizzare come sovescio, e continuare a concimare con sostanza organica adatta.
Quando inizierà la produzione delle piante di castagno, generalmente dopo tre/quattro anni dalla piantumazione, si può sostituire la coltura da sovescio con un prato, che aiuterà nelle operazioni di raccolta oltre a fornire la materia organica di cui il castagno ha bisogno.
Protezione delle piante di castagno da malattie e parassiti
Monitora attentamente le tue piante di castagno per individuare segni di malattie o attacchi di parassiti. Tratta prontamente eventuali problematiche, utilizzando metodi naturali o prodotti consigliati da esperti agricoli.
Una delle malattie più diffuse tra le piante è il cancro del castagno (cancro corticale).
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